Cos'è la Neurostimolazione?
Nel primo secolo d.C., Scribonio, medico romano, descrive l’uso della torpedine (un pesce in grado di emanare scariche elettriche) per curare sindromi dolorose come la gotta e la cefalea.
Tale metodo era ancora utilizzato nel medioevo per curare cefalea cronica, emicrania e sindromi vertiginose. In epoca moderna è Benjamin Franklin ad iniziare esperimenti con l’elettricità per curare dolori ed altri disturbi.
Nel 1871 Beard e Rockwell pubblicano un trattato sull’uso medico e chirurgico dell’elettricità. Nel 1965 Melzack e Wall pubblicano la teoria del “gate control” che pone le basi per la neurostimolazione midollare e periferica. Secondo questa teoria il midollo spinale, in un’area chiamata “sostanza gelatinosa”, filtra i segnali provenienti dai nervi periferici integrando impulsi nocicettivi ed anti-nocicettivi per elaborare le percezioni da inoltrare al cervello.
Nel 1967 Norman Shealy ottiene la completa abolizione del dolore in un malato terminale di cancro impiantando degli elettrodi in prossimità del midollo spinale.
Nel corso dei decenni successivi l’applicazione di impulsi elettrici per modulare l’attività di vie e centri nervosi si è notevolmente sviluppata e diversificata, estendendosi al trattamento di altri disturbi come la malattia di Parkinson e l’epilessia.
COME FUNZIONA
Semplificando, è possibile affermare che la somministrazione di impulsi elettrici in alcune aree del sistema nervoso attiva dei circuiti neuronali in grado di filtrare il dolore eliminandone la componente “neuropatica”, quella cioè non direttamente legata alla effettiva percezione di uno stimolo dannoso, ma derivante da una disfunzione neurologica.
Quali disturbi possono essere curati.
- dolori radicolari residuanti a uno o più interventi di chirurgia vertebrale (“Failed Back Surgery Syndrome”)
- polineuropatie
- distrofia simpatica riflessa o “Complex Regional Pain Syndrome”
- nevralgia post-erpetica
- dolori conseguenti a lesioni irreversibili di nervi periferici in conseguenza di interventi chirurgici, traumi o amputazioni
- fibromialgia
- nevralgia femoro-cutanea
- nevralgia trigeminale
- nevralgia occipitale
- dolore pelvico cronico
- cistite interstiziale
Dolori che difficilmente rispondono alla neurostimolazione.
- dolori acuti, espressione di lesione o patologia di organi o tessuti
- dolori cronici di origine osteolegamentosa e muscolare conseguenti a fratture, instabilità o sovraccarico articolare.